Riduzione del seno
Mastoplastica Riduttiva, per una vita nuova.
Mastoplastica Riduttiva, per una vita nuova.
Un seno grande e pesante, è un freno continuo nella vita della donna.
Spalle piegate e curve in avanti con importanti conseguenze sulla postura, forti limitazioni nel fare sport, disagio nel vestirsi, continue infiammazioni nel solco mammario, difficoltà a controllare il peso e a mantenere il corpo agile e leggero…per non parlare dell’estate, del caldo, dei costumi e degli sguardi indiscreti.
L’ipertrofia mammaria può essere vissuta esattamente come una malattia.
Cosa impedisce a una donna di prendere la decisione che le cambierà la vita? Quali paure la tengono lontana dal provare finalmente una sensazione di leggerezza? Camminare a schiena dritta, spalle larghe e sentirsi rinata, è possibile!
Ci sono tanti lati positivi.
In primis sfatiamo il falso mito del dolore: ad oggi posso dire che avrai pochissimo fastidio (inesistente già dal giorno successivo)…e avrai un seno della tua taglia desiderata, alto, sodo…naturale!
[before-after]
La riduzione del seno ha un’ampia gamma di indicazioni. Dal “seno prosperoso”, un po’ più grande di quello desiderato (configurandosi come intervento prettamente “estetico”) al trattamento della “gigantomastia”, condizione di seno molto grande, insostenibile per il corpo, per la quale si parla di intervento di carattere “funzionale” e non più estetico. (vedi sotto “Riduttiva: quando con SSN?”)
Focalizzandoci su seni molto grandi e pesanti, l’indicazione alla mastoplastica riduttiva è sempre piena e totale.
Ad oggi, in meno di 3 ore di intervento, puoi esprimere il tuo desiderio.
Nondimeno, la riduzione della componente ghiandolare comporta una riduzione percentuale del rischio futuro di malattia al seno, un particolare per niente secondario.
[before-after]
La riduzione del seno con carattere funzionale non è vietata nelle ragazze minorenni laddove lo sviluppo del seno sia completato e certificato dall’endocrinologo.
Nessun limite anche per le donne over 60 che potranno finalmente godere dei benefici di un trattamento a lungo rimandato.
Che dire a riguardo , se a ridurre il seno è una giovane donna?
Il presupposto è che ridurre un seno grande sia indicato per la salute e qualità di vita della donna, tanto da un punto di vista fisico quanto psicologico.
Un eventuale futuro allattamento al seno è possibile? Dipende da alcuni fattori.
Nell’intervento di mastoplastica riduttiva l’areola viene:
[before-after]
Solamente in caso di gigantomastia, cioè seni talmente grandi in cui l’areola è troppo “lontana” da quella che sarà la sua posizione corretta ( condizione molto rara), si utilizza una tecnica che consente di ” prelevarla e riposizionarla”, perdendo così la continuità con i suoi dotti e la possibilità di allattare.
Perciò, salvo in questa condizione, l’allattamento è possibile dopo la riduzione del seno. Certamente si tiene conto di tutte queste considerazioni, specialmente se si tratta di una giovane donna, in modo che non debba rinunciare a nulla, ma abbia solo benefici dopo il trattamento.
[before-after]
L’intervento di riduzione del seno non è un intervento lungo né complicato. E soprattutto non esistono seni così grandi o asimmetrici tra loro che non si possano ridurre. Sono dicerie degli anni passati.
L’esame istologico del tessuto tolto conferma l’assenza di alterazioni della ghiandola e ne elimina il rischio di comparsa nel futuro.
La mastoplastica riduttiva, attraverso cicatrici esterne generalmente a forma di ” T invertita” o ad ” ancora” , prevede la riduzione della pelle in esubero, della ghiandola e del tessuto adiposo in eccesso nel seno. L’ areola viene sempre ridotta di dimensioni e sollevata nella posizione corretta, da qui nasce la cicatrice intorno all’areola stessa, generalmente poco visibile perché al confine con la pelle più chiara intorno. Dall’areola scende verso il solco una cicatrice verticale di circa 7 cm, poi la cicatrice orizzontale della nostra “T”, nascosta lungo il solco sottomammario.
Il seno viene ridotto e sempre sollevato e sarà meno esteso lateralmente verso l’ascella. La mastopessi (o lifting del seno) è infatti parte integrante dell’intervento.
In relazione a quanto l’areola è scesa, il chirurgo sceglie la tecnica per riportarla nella sua posizione ideale, mantenendola connessa con il tessuto intorno; sceglie cioè il “peduncolo” che fornirà le vascolarizzazione più sicura. Tutto il tessuto che non è peduncolo, può essere sacrificato in modo preciso nei vari quadranti, per ottenere la forma e il volume desiderati, all’ interno delle cicatrici che abbiamo definito. È questa scelta, oculata, che ci permette di evitare problemi di sofferenza dell’areola e della pelle intorno, adottando la più corretta tra le tecniche esistenti.
È indicato limitare il fumo prima dell’intervento per ridurre le complicanze sui tessuti.
Seni diversi verranno ridotti e sollevati in modo diverso per ottenere lo stesso risultato.
Possiamo calibrare con precisione la taglia che otterremo. E la forma. Così come per la mastoplastica additiva, con la riduzione abbiamo piena facoltà di decidere prima come vorremmo il nostro seno. Una quarta piuttosto che la terza, la coppa B piuttosto che la C. Più o meno alto, ma pur sempre naturale. Tanto volume a disposizione apre le strade ad ogni nostra possibile scelta.
[before-after]
In caso la riduzione sia stimata superiore a circa 500 gr di tessuto per seno, l’intervento di mastoplastica riduttiva è mutuabile ma con bassa urgenza quindi spesso con lunghi tempi d’attesa. Il mio consiglio è di rivolgersi al proprio medico curante per ricevere informazioni e poi passare a una visita specialistica con un chirurgo plastico.
Non esiste un reale motivo per sconsigliarla se clinicamente il nostro corpo può trarne beneficio. In caso di grandi dimagrimenti è indicato attendere che il percorso sia nelle fasi conclusive, anche se difficilmente il peso potrà essere leggero senza ridurre il seno.
Per un chirurgo specializzato e abituato a una pianificazione attenta… è un intervento di routine. Generalmente la paura è infondata, ma una buona visita serve appunto per questo!!
Ascoltare i bisogni è il primo passo per indirizzare una scelta chirurgica.
I disegni fatti all’istante e la “costruzione” del risultato, insieme, durante la prima visita, sono un ottimo modo per assaporare il “dopo”.
Mi viene spesso chiesto se l’intervento di riduzione del seno è rischioso…Penso che oggi sia più rischioso continuare a portare il peso di un seno così grande, per le spalle, la schiena, il metabolismo in generale, e perché no, le malattie.
L’intervento può inoltre essere combinato con altri interventi volti a rimodellare il corpo, come l’addominoplastica, il lifting braccia e cosce o la liposuzione, per una completa remise en forme.
È molto più semplice del previsto. Generalmente la dimissione è in giornata, massimo 1 notte, con il reggiseno post-operatorio. I drenaggi saranno rimossi dopo pochi giorni.
È doloroso?
Sicuramente ti avranno allarmata sul dolore post intervento…ma forse era così in passato! La ghiandola e il tessuto adiposo danno poco fastidio e molto limitato ai primi due, massimo tre giorni.
La ripresa dell’attività lavorativa dopo una settimana anche per i lavori più manuali. I punti generalmente sono tutti interni, riassorbibili. Ripresa dell’attività fisica già dopo 10 giorni, 1 mese massimo per gli sforzi con le braccia.
Migliorerà tantissimo l’estetica non solo del tuo seno, ma dell’intero corpo. Sarai più propensa a rimanere in forma e fare movimento…oggi il tuo seno ingombrante è solo un limite!
Il valore preciso di un intervento viene definito solo dopo un consulto specialistico, indispensabile per comprendere la condizione iniziale e il risultato che si desidera ottenere. È ragionevole considerare un costo indicativamente compreso tra i 9.500-12.500€.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a: