Pessi più aumento con protesi

L’obiettivo è avere cicatrici meno evidenti e più corte possibile.

Detto questo, le scelta dell’ incisione (intorno all’areola, o con cicatrice verticale cioè dall’areola al solco sottomammario, oppure A “T” invertita, detta anche ad ancora) dipende dalla forma del seno e dal grado di rilassamento. Il miglioramento nella forma del seno sarà di lunga superiore rispetto a un esito cicatriziale, che nel tempo sarà sempre meno apprezzabile.  L’ effetto “lifting” si ottiene riposizionando e suturando la ghiandola mammaria più in alto in modo estetico, quindi intervenendo non solo sulla pelle, garantendo cosi un risultato più duraturo nel tempo. In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non sono da rimuovere. L’intervento può prevedere anche il posizionamento di una protesi (mastopessi con additiva) in caso il desiderio sia anche quello di aumentare il volume del seno.

Falsi miti
Le cicatrici non interferiscono con i tumori al seno o ecografie o mammografie di controllo. Il primo esame di controllo dopo l’intervento sarà usato come riferimento per tutti i successivi.

Il dolore post operatorio generalmente è limitato, non coinvolgendo il piano muscolare, e viene controllato adeguatamente nei primi 2 gg con i comuni antidolorifici. La prima settimana rappresenta l’unica vera convalescenza, senza mai interrompere i movimenti della vita quotidiana. Eviterei sollevamento di pesi superiori a 5 kg nelle prime 3 settimane. Sono solito consigliare un reggiseno modellante per i primi 50 giorni.

Il risultato si costruisce con una attenta pianificazione. I risultati si possono apprezzare precocemente.

Comuni complicanze quali sanguinamento, sieromi (versamenti di siero), molto limitate.