Chirurgia ricostruttiva e
Chirurgia Plastica, Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia Estetica
Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia Estetica sono ambiti molto diversi ma nella pratica clinica si intersecano continuamente per cui cerco sempre di approcciare la parte Ricostruttiva con un occhio maggiormente estetico e la parte Estetica con un’attenzione maggiormente funzionale.
“Sono davvero convinto che la parte Ricostruttiva del mio lavoro mi aiuti ancor più a comprendere il senso della Bellezza e la Percezione del Sè.”
Consapevole di contribuire a facilitare il percorso di ognuno nell’amorevole accettazione di Sé.
Ho scelto di essere uno strumento utile nelle mani di ogni persona che abbia la necessità di intervenire sul proprio corpo per riportare equilibrio e serenità nella percezione di Sé e, di conseguenza, nella quotidiana relazione con chi lo circonda.
Essere un buon chirurgo “ ricostruttore” significa aver pronta la soluzione giusta senza avere troppo tempo per potersi preparare, significa essere pronti a risolvere le situazioni immediatamente anche quando sono difficili, significa avere una mente elastica e allenata…
Chirurgia ricostruttiva e tumore mammario
Il tumore mammario dal punto di vista di un chirurgoplastico:
Il chirurgo plastico è il rifinitore di un percorso che dà luce a tutti i professionisti che hanno lavorato pima di lui, per la vita della donna. L’oncologo, il radiologo, il radioterapista, ecc, poi il senologo, e infine il plastico che farà del suo meglio per far sentire quel seno nuovamente Tuo. Il chirurgo plastico interviene sempre in caso di ricostruzione del seno, o rimodellamento dopo quadrantectomie importanti. E soprattutto, sarà una figura che continuerà a seguirti nel tempo.
Interviene in combinazione con il senologo, il cui operato è fondamentale per il successivo buon esito della ricostruzione, e nel rispetto delle precedenti e future terapie sistemiche, in caso siano da fare.
Il professor Veronesi ci ha lasciato in eredità una forte attenzione alla persona. Il medico IEO lavora con questa missione, quindi l’attenzione è rivolta alla qualità della vita, che viene sempre e comunque prima di tutto. Infondo trattare il cancro, e vivere, ma vivere male, non ha più cosi tanto senso se ci pensiamo bene.
Per un plastico significa ricercare un risultato esteticamente accettabile per permettere alla donna una vita nel pieno delle proprie forze, trattandosi di una parte cosi intima e importante.
La bellezza di una ricostruzione avrà sempre come punto di partenza di lavoro del senologo. E’ dalla sua precisione e attenzione, dalla combinazione attenta con il lavoro del chirurgo plastico, che quest’ultimo potrà controllare il risultato puntando al meglio, con qualsiasi tecnica a sua disposizione.
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Ricostruzione dopo Mastectomia
1.1 Mastectomia e ricostruzione con sistema espansore- protesi; eventuale simmetrizzazione controlaterale (Ricostruzione in due tempi chirurgici)
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Dopo l’asportazione in toto della ghiandola (mastectomia), nei casi in cui la cute esterna non sia stata conservata completamente (per il coinvolgimento cutaneo della malattia, per il coinvolgimento dell’areola o per la cute molto sottile) o a causa del sottostante muscolo anelastico, in modo da rendere complicato, ma soprattutto esteticamente non accettabile, il posizionamento di una protesi direttamente, si procede con la ricostruzione del seno con espansore ( Primo Tempo Chirurgico).
L’espansore non è altro che un “palloncino” dotato di valvola, e si riempie con soluzione fisiologica. Durante questo intervento non si tratta in genere il seno controlaterale, che verrà simmetrizzato eventualmente durante il secondo intervento.
Seguiranno un ciclo di riempimenti dopo circa 1 mese dall’intervento, eventuali terapie se necessarie e un “Secondo Tempo Chirurgico” dopo almeno 6 mesi che prevederà la sostituzione dell’espansore con una protesi definitiva ed eventuale simmetrizzazione del seno controlaterale, per un miglior risultato estetico.
In attesa di mastectomia totale destra, biopsia linfonodo sentinella e posizionamento di espansore (foto 1). Espansore in sede, espansione terminata. In attesa di sostituzione espansore destro con protesi e additiva controlaterale (foto 2). Segue ricostruzione con protesi destra altezza media proiezione alta 375cc e additiva controlaterale con protesi tonda, proiezione media 225 cc. L’intervento è stato eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Nella prima foto, in attesa di mastectomia nipple sparing destra, linfonodo sentinella e posizionamento di espansore. Nella seconda foto, situazione a Espansione destra terminata. In attesa di sostituzione espansore destro con protesi e mastopessi con additiva controlaterale. Nelle foto finali, risultato a 15 gg. Protesi destra anatomica da 475cc e additiva sinistra con protesi tonda, 250cc. Intervento eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Primo tempo
Mastectomia e posizionamento espansore
Anestesia
Generale
Durata
100-140 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
Controlli
Secondo necessità post operatoria
Secondo tempo
sostituzione espansore con protesi, eventuale simmetrizzazione controlaterale.
Anestesia
Generale
Durata
100-140 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
Controlli
Secondo necessità post operatoria
Primo tempo Chirurgico - mastectomia e posizionamento espansore
La scelta dell’incisione della mastectomia (piccola incisione laterale, oppure intorno all’areola, o cicatrice verticale cioè dall’areola al solco sottomammario, oppure A “T” invertita) dipende dall’ eventuale coinvolgimento cutaneo della malattia, dalle dimensioni e dal grado di rilassamento del seno.
La mastectomia rimuove la componente ghiandolare e il tessuto adiposo contenuti al di sotto della cute. La ricostruzione si imposta in un piano più protetto, cioè al di sotto del muscolo grande pettorale, situato a sua volta al di sotto del seno asportato. Il muscolo grande pettorale viene sollevato in modo atraumatico in modo da creare uno spazio adeguato per il posizionamento dell’espansore. Lo spazio nel quale prima era contenuta la ghiandola viene invece avvicinato alla cute. Si impiegano diversi tipi di espansori, di diversa forma e volume. L’espansore può essere riempito parzialmente di soluzione fisiologica già in sala.
Un mese dopo il suo posizionamento, uno o più riempimenti a cadenza in genere mensile consentono di espandere l’espansore e il muscolo sovrastante ottenendo il volume del seno preesistente oppure il nuovo volume desiderato. Almeno 5 mesi dopo il posizionamento, si può programmarne la sostituzione.
Secondo tempo Chirurgico - sostituzione espansore con protesi, eventuale simmetrizzazione controlaterale
La sostituzione dell’espansore con la protesi si esegue generalmente riprendendo e togliendo, parte della stessa incisione di mastectomia.
Lo spazio viene preparato con incisioni al suo interno ( capsulotomia e capsulectomia ) volte ad aumentarne l’elasticità e la morbidezza.
Si impiegano diversi tipi di protesi, rotonde , ma generalmente anatomiche, di diverso volume e proiezione. La scelta della protesi più adeguata si baserà sul volume del seno asportato, sulle dimensioni del torace e sul seno controlaterale.
In caso vi sia indicazione, nello stesso intervento si tratta il seno controlaterale mediante mastoplastica riduttiva (se più grande di quello ricostruito), mastopessi (se più rilassato), additiva con protesi (se più piccolo) o correggendo talune asimmetria già presenti.
In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera, utilizzando le protesi di prova. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
- Gli espansori e le protesi non hanno nessuna relazione con tumori al seno o qualsiasi altro tipo di tumore, anzi sono usati nella ricostruzione mammaria;
- Non interferiscono con ecografie e mammografie di routine;
- Le protesi non devono essere sostituite ogni 10 anni, ma si controllano nel tempo con l’ecografia;
- In caso di rottura della protesi ( diagnosticata con ecografia o risonanza magnetica), la forma del seno rimane inalterata, non ci sono rischi per la salute, ma la protesi va sostituita;
- Le protesi non scoppiano in aereo.
Risultati attesi
I risultati di una procedura eseguita in due tempi chirurgici sono ottimi.
Il ritorno a casa
Il dolore è controllato adeguatamente nella prima settimana con i comuni antidolorifici e antinfiammatori.
Possibili complicanze
L’espansore può essere talvolta scarsamente tollerato.
L’indurimento, tecnicamente definito “contrattura capsulare”, specifico per le protesi, è più frequente dopo Radioterapia. Precoci massaggi del seno con protesi dopo i primi 25 giorni sono consigliabili.
Quanto costa la chirurgia ricostruttiva?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso si desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.2 Mastectomia e ricostruzione con protesi diretta; eventuale simmetrizzazione controlaterale (Ricostruzione in un unico tempo chirurgico)
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[before-after color="#FFA220" overlay_opacity="0.3" label_one="Prima" label_two="Dopo"]
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L’intervento
La scelta dell’incisione della mastectomia (piccola incisione laterale, oppure intorno all’areola, o con cicatrice verticale cioè dall’areola al solco sottomammario, oppure A “T” invertita ) dipende dall’eventuale coinvolgimento cutaneo della malattia e dalle dimensioni del seno/grado di rilassamento.
La mastectomia rimuove la componente ghiandolare e il tessuto adiposo contenuti al di sotto della cute. La ricostruzione si imposta in un piano più protetto, cioè al di sotto del muscolo grande pettorale, situato a sua volta al di sotto del seno asportato. Il muscolo grande pettorale viene sollevato in modo atraumatico in modo da creare una “tasca” adeguata per il posizionamento della protesi. Lo spazio nel quale prima era contenuta la ghiandola viene invece avvicinato alla cute. Si impiegano diversi tipi di protesi, rotonde o anatomiche, di diversi volumi e proiezioni. La scelta della protesi più adeguata si baserà sul volume del seno asportato, sulle dimensioni del torace e rispetto al seno controlaterale.
Seni molto grandi possono essere ricostruiti con protesi immediatamente impiegando la skin reducing mastectomy, conservando o meno l’areola.
In caso vi sia indicazione, nello stesso intervento si tratta il seno controlaterale mediante mastoplastica riduttiva (se più grande di quello ricostruito), mastopessi (se più rilassato), additiva con protesi (se più piccolo) o correggendo talune asimmetria già presenti.
Tale trattamento permette alla donna di avere un seno esteticamente soddisfacente già al risveglio.
In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera impiegando le protesi di prova. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
- Le protesi non hanno nessuna relazione con i tumori al seno o qualsiasi altro tipo di tumore, anzi sono usate nella ricostruzione mammaria.
- Non interferiscono con ecografie e mammografie di routine.
- Le protesi non devono essere sostituite ogni 10 anni, ma si controllano nel tempo con l’ecografia.
- In caso di rottura ( diagnosticata con l’ecografia o risonanza magnetica), la forma del seno rimane inalterata, non ci sono rischi per la salute, ma la protesi va sostituita.
- Non scoppiano in aereo.
Risultati attesi
Il beneficio del risvegliarsi con un seno ricostruito immediatamente è importantissimo.
I risultati, nei casi selezionati, sono ottimi.
Il ritorno a casa
Il dolore è controllato adeguatamente nella prima settimana con i comuni antidolorifici e antinfiammatori.
Possibili complicanze
L’indurimento, tecnicamente definito “contrattura capsulare”, specifico per le protesi, è più frequente dopo Radioterapia.Precoci massaggi del seno dopo i primi 20 giorni sono consigliabili.
Quanto costa la mastectomia con protesi diretta?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico e’possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
Nella prima foto, in attesa di mastectomia nipple-sparing sinistra, cicatrice laterale, biopsia linfonodo sentinella e ricostruzione immediata. Nelle foto successive, risultato di ricostruzione immediata con protesi sinistra media proiezione da 475cc e additiva destra con protesi tonda, proiezione media 225cc, con accesso dal solco. Risultato a 3 mesi. L’intervento è stato eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
1.3 Mastectomia profilattica e “effetto jolie”
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[before-after color="#FFA220" overlay_opacity="0.3" label_one="Prima" label_two="Dopo"]
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In caso di genetica positiva (alterazione dei geni “brca1” e “braca2”) , ossia la predisposizione a sviluppare con discreta probabilità una malattia al seno nel corso della vita, si può valutare, nell’ambito del percorso che la donna dovrà eseguire, la mastectomia profilattica, ossia dei due seni sani.
Il chirurgo plastico effettuerà la ricostruzione bilateralmente con espansori o protesi; frequentemente, trovandoci in assenza di malattia in atto, con protesi definitive.
In caso di genetica positiva scoperta con già la malattia presente su un seno, si potrà decidere se intervenire contestualmente con la mastectomia anche sul seno sano.
Quanto costa la mastectomia profilattica?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorita’ e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico e’possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
Mastectomia profilattica e “effetto jolie”
Anestesia
Generale
Durata
180-240 minuti
Ospedalizzazione
4-6 notti
Riposo
20 gg
Controlli
Secondo necessità post operatoria
Effetti
Immediati
1.4 Ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo (Lembo Gran Dorsale)
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La ricostruzione del seno con lembo gran dorsale può essere immediata, ossia eseguita contestualmente alla mastectomia, qualora vi sia necessità di un’ampia porzione cutanea, oppure differita.
È un’ottima metodica ricostruttiva in caso di pregressa Radioterapia (sul torace, dopo quadrantectomia o mastectomia, su espansore o su protesi precedentemente posizionate) qualora le tecniche ricostruttive standard con espansore-protesi presentino rischi aggiuntivi.
La tecnica prevede il prelievo del muscolo gran dorsale (situato nel dorso) ed eventualmente una porzione cutanea dorsale situata al di sopra del muscolo. Il tessuto viene nutrito da un vaso proveniente dall’ascella (peduncolo toraco dorsale) la cui pervietà deve essere controllata prima dell’intervento. Il sacrificio del muscolo gran dorsale non comporta deficit motori, essendo un cosiddetto muscolo “ancestrale”.
Pregressa infezione e fallimento della ricostruzione con espansore dopo mastectomia sinistra. A tessuti stabilizzati si programma ricostruzione mammaria sinistra con lembo peduncolato gran dorsale (cute del lembo dorsale vicina al solco mammario) + inserzione protesi tonda 200 cc. Cicatrice dorsale coperta dal reggiseno. Intervento eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo – Lembo Gran Dorsale
Anestesia
Generale
Durata
180-240 minuti
Ospedalizzazione
3-6 notti
Riposo
20 gg
L’intervento
Il paziente viene posizionato sul fianco.
Si preleva il muscolo gran dorsale nel dorso ed eventualmente una porzione cutanea situata al di sopra del muscolo, mantenendo il tessuto connesso al vaso toraco dorsale che ne assicura la vitalità. Si crea un tunnel ascellare e il tessuto viene trasposto anteriormente, mentre la cute del dorso viene suturata con una cicatrice orizzontale nascosta sotto al reggiseno.
Il paziente viene poi riposizionato supino e la cute dorsale prelevata viene suturata con la restante cute del seno, mentre il muscolo dorsale modellato a ricostituire una sorta di “tasca”. Se il tessuto trasposto ha volume sufficiente per ricreare il seno, non si impiegano protesi. Se il volume non è sufficiente, si impiega un espansore (ricostruzione in due tempi) oppure più frequentemente una protesi definitiva. La scelta della protesi più adeguata si baserà sul volume del seno asportato, sulle dimensioni del torace e rispetto al seno controlaterale.
In caso vi sia indicazione, nello stesso intervento si tratta il seno controlaterale mediante mastoplastica riduttiva (se più grande di quello ricostruito), mastopessi (se più rilassato), additiva con protesi (se più piccolo) o correggendo talune asimmetria già presenti.
Tale trattamento permette alla donna di avere un seno esteticamente soddisfacente già al risveglio.
In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera utilizzando le protesi di prova. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
- Le protesi non hanno nessuna relazione con i tumori al seno, anzi sono usate per la ricostruzione mammaria;
- La ricostruzione non interferisce con ecografie e mammografie di routine.
Risultati attesi
I risultati, nei casi selezionati, sono ottimi e consentono ricostruzioni definitive in un unico tempo chirurgico.
Il ritorno a casa
Il dolore è controllato adeguatamente nelle prime settimane con i comuni antidolorifici e antinfiammatori.
Possibili complicanze
La lesione del peduncolo durante il prelievo del muscolo e la guarigione del dorso rappresentano le complicanze aggiuntive di questo intervento.
Quanto costa la ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo – lembo gran dorsale?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico e’possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.5 Ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo (LemboTram, Diep, Siea)
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È indicata in caso di pregressa Radioterapia (eseguita su torace prima o dopo la quadrantectomia, mastectomia, su espansore o su protesi precedentemente posizionate) qualora le tecniche ricostruttive standard con espansore-protesi presentino rischi aggiuntivi.
Permette la ricostruzione del seno senza l’ impiego di protesi, evitando perciò ogni complicanza a loro correlata. Presenta cicatrici aggiuntive nella sede donatrice, l’addome, ma anche i benefici della rimozione del tessuto in eccesso, tipo addominoplastica estetica.
I lembi Diep e Siea sono microchirurgici, cioè il tessuto viene prelevato dall’addome preservando un’ arteria e una vena che vengono ricollegate con i vasi mammari o ascellari. Il lembo Tram presenta le stesse cicatrici, ma la cute addominale mantiene la connessione con il muscolo retto addominale che la vascolarizza, e il tessuto viene “ruotato” in sede mammaria.
Nella prima foto, pregressa mastectomia totale destra, dissezione ascellare e radioterapia esterna. Necessaria ricostruzione con tessuti autologhi. Foto con disegni disegni preoperatori prima di ricostruzione destra con lembo libero addominale microchirurgico (lembo DIEP). Anastomosi sulla mammaria interna e mastoplastica riduttiva controlaterale.Nelle ultime foto, risultato a 4 mesi, in attesa di ricostruzione areola e capezzolo. Intervento eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo – LemboTram, Diep, Siea
Anestesia
Generale
Durata
200-400 minuti
Ospedalizzazione
4-6 notti
Riposo
25 gg
L’intervento
Si prelevano la cute e il tessuto adiposo addominale in eccesso (cute e tessuto adiposo contenuti al di sopra della fascia) esattamente come l’intervento di addominoplastica, per cui ne esiterà una cicatrice addominale tipo quella del cesareo allungata. Cute e tessuto adiposo verranno trasferiti nel seno ripristinandone il volume, e rimodellati al fine di riprodurre la forma del seno.
Mantenendo la stessa cicatrice esterna, vi sono 3 varianti, di cui la prima, il lembo TRAM prevede il sacrificio del muscolo retto addominale che si mantiene connesso e vascolarizza la porzione addominale, che viene prelevata e ruotata in sede mammaria.
I lembi Diep e Siea prevedono che il tessuto venga prelevato dall’addome preservando un’arteria e una vena che verranno poi ricollegate con l’ausilio del microscopio a un’arteria e una vena dei vasi mammari o ascellari, in modo da essere rivascolarizzato.
In caso vi sia indicazione, nello stesso intervento si tratta il seno controlaterale mediante mastoplastica riduttiva (se più grande di quello ricostruito), mastopessi (se più rilassato) o correggendo talune asimmetria già presenti.
Tale trattamento permette alla donna di mantenere un seno naturale, esteticamente soddisfacente già al risveglio.
In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
La ricostruzione non interferisce con ecografie e mammografie di routine.
Risultati attesi
I risultati sono ottimi e consentono ricostruzioni definitive in un unico tempo chirurgico senza l’ausilio di protesi.
Il ritorno a casa
Il dolore è controllato adeguatamente nelle prime settimane con i comuni antidolorifici e antinfiammatori.
Possibili complicanze
Complicanze microchirurgiche con possibili revisioni del tessuto trasferito.
Quanto costa la ricostruzione mammaria immediata o differita con tessuto autologo – LemboTram, Diep, Siea?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico e’possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.6 Ricostruzione mammaria con tessuto adiposo (Liposostituzione)
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[before-after color="#FFA220" overlay_opacity="0.3" label_one="Prima" label_two="Dopo"]
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Primo Intervento (mastectomia e posizionamento espansore)
Anestesia
Generale
Durata
100-180 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
Secondo Intervento (Sgonfiaggio espansore e Lipofilling)
Anestesia
Generale
Durata
70-120 minuti
Ospedalizzazione
Day Hospital, degenza ordinaria
Riposo
15 gg
Terzo Intervento (rimozione espansore e lipofilling, eventuale simmetrizzazione controlaterale)
Anestesia
Generale
Durata
90-150 minuti
Ospedalizzazione
Day Hospital, degenza ordinaria
Riposo
15 gg
Indicazioni
Qualora il seno da ricostruire non sia eccessivamente grande e vi sia disponibilità di tessuto adiposo in regione addominale, fianchi e cosce, la liposostituzione deve essere menzionata tra le opzioni ricostruttive. Specialmente in caso la paziente rifiuti la ricostruzione con protesi, tale tecnica permette di evitarne l’impiego, beneficiando di un miglioramento “estetico” anche nelle sedi di prelievo del tessuto adiposo.
Importante chiarire che sarà un intervento in più steps; di cui il primo sarà l’asportazione in toto della ghiandola (mastectomia) e il posizionamento dell’ espansore. L’espansore non è altro che un “palloncino” che contiene una valvola, si riempie con acqua e servirà per espandere la cute. Seguiranno un ciclo di riempimenti, esattamente come per la ricostruzione con il sistema espansore-protesi.
Il secondo step prevederà la prima liposuzione con iniezione del tessuto nel seno previa riduzione del volume dell’espansore.
Seguiranno la rimozione dell’espansore ormai sgonfio e ulteriore ripristino del tessuto adiposo nel seno.
La mastectomia, come già detto, rimuove la componente ghiandolare e il tessuto adiposo contenuti al di sotto della cute. La ricostruzione si imposta in un piano più protetto, cioè al di sotto del muscolo grande pettorale, situato a sua volta al di sotto del seno asportato. Il muscolo grande pettorale viene sollevato in modo atraumatico in modo da creare una “tasca” adeguata per il posizionamento dell’espansore. Lo spazio nel quale prima era contenuta la ghiandola viene invece avvicinato alla cute. Si impiegano diversi tipi di espansori, di diversa forma e volume. L’espansore può essere riempito parzialmente di soluzione fisiologica già in sala.
Un mese dopo il suo posizionamento, uno o più riempimenti a cadenza settimanale/mensile consentono di espandere l’espansore e il muscolo soprastante ottenendo il volume del seno preesistente oppure il nuovo volume desiderato.
La regione addominale, fianchi, cosce o interno ginocchia sono tutte sedi utili per la liposuzione. Il prelievo (LIPO) si esegue con piccole cannule che consentono il recupero del tessuto adiposo, o con sistema Lipokit che ne permette il prelievo con maggiore velocità. Seguono decantazione e centrifugazione dello stesso per purificarlo rimuovendone il contenuto sieroso.
Dopo aver sgonfiato l’espansore, beneficiando cosi dell’espansione cutanea ottenuta, Il tessuto adiposo viene poi iniettato nel seno in diversi piani, in filiere, in modo da avere la massima superficie di contatto con il tessuto mammario che lo rivascolarizza, permettendo alle cellule adipose iniettate di sopravvivere.
La rimozione dell’espansore sgonfio si esegue con una minima incisione; si esegue poi un secondo lipofilling con le stesse modalità dell’intervento precedente.
In base alla forma e dimensioni del seno controlaterale si valuterà se eseguire ulteriori trattamenti sul seno ricostruito oppure simmetrizzare con mastopessi o mastoplastica riduttiva il seno controlaterale.
Falsi miti
Nessuna interferenza con ecografie e mammografie di routine. Il primo esame di controllo dopo l’intervento sarà usato come riferimento per tutti i successivi.
Risultati attesi
Una percentuale variabile del tessuto adiposo iniettato nel seno si riassorbe; la variabilità dipende dalla tecnica, dell’età, dal fumo e dalla radioterapia e può raggiungere fino al 40 %. Per questo motivo il seno si corregge in misura maggiore rispetto al risultato che si vuole ottenere. Mi riservo di essere chiaro sul risultati nel seno, che si stabilizzano completamente non prima di 50 giorni. La quantità di tessuto adiposo che attecchisce sopravviverà poi in modo definitivo.
Il ritorno a casa
Il dolore è quello della liposuzione, controllato adeguatamente nei primi gg con i comuni antidolorifici e antinfiammatori. Evitare freddo e caldo a contatto col seno in modo da avere in minimo riassorbimento del tessuto iniettato nei primi 20 giorni. Guaina compressiva nelle sedi della liposuzione. Sono solito consigliare un reggiseno modellante per il primo mese. La prima settimana rappresenta l’unica vera convalescenza.
Possibili complicanze
Il riassorbimento parziale del tessuto adiposo non rientra nelle complicanze, ma va di pari passo con l’accettazione di questo tipo di tecnica. Ecchimosi (lividi) non mancano.
Quanto costa la ricostruzione mammaria con tessuto adiposo?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.7 Quadrantectomia, rimodellamento immediato e simmetrizzazione controlaterale
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[before-after color="#FFA220" overlay_opacity="0.3" label_one="Prima" label_two="Dopo"]
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Tale procedura permette di avere al risveglio un seno più piccolo ( in base all’entità della quadrantectomia), ma decisamente più estetico.
Il seno sottoposto a quadrantectomia infatti verrà successivamente irradiato (Radioterapia, RT) rendendo complicate ulteriori procedure invasive eseguite a distanza a causa dell’alterazione della vascolarizzazione e elasticità dei tessuti.
Il consiglio è quindi di procedere al rimodellamento nella medesima seduta della quadrantectomia, altrimenti ulteriori “trattamenti” eseguiti in futuro dovranno essere limitati e con scarso risultato.
Foto 1 e 2 in attesa di ampia quadrantectomia supero esterna sinistra. Programmato rimodellamento immediato del seno sinistro e mastoplastica riduttiva controlaterale.
Risultato a un mese. Intervento eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Quadrantectomia, rimodellamento immediato e simmetrizzazione controlaterale
Anestesia
Generale
Durata
100-180 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
L’intervento
Si impiegano i principi di chirurgia plastica per rimodellare la componente ghiandolare restante dopo la quadrantectomia, oppure rimodellarla e sollevarla in caso il seno fosse più rilassato, o ridurla ulteriormente in caso di seni molto grandi. La scelta dell’ incisione (intorno all’areola, o con cicatrice verticale cioè dall’areola al solco sottomammario, oppure A “T” invertita) dipende dall’eventuale coinvolgimento cutaneo della malattia, dalla posizione del nodulo e dalle dimensioni del seno/grado di rilassamento. Mantenendo la stessa cicatrice esterna, può tuttavia essere molto diverso l’approccio interno alla ghiandola.
A discrezione del medico e del paziente, durante l’intervento, la stessa quantità di ghiandola rimossa nel seno malato generalmente si asporta nel seno controlaterale, in modo da simmetrizzarlo in un’unica seduta.
Tale trattamento permette alla donna di mantenere un seno esteticamente soddisfacente.
Differenze di volume si trattano riducendo quantità differenti nei due seni. In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
- L’intervento e le sue cicatrici non interferiscono con i tumori al seno;
- Ecografie o mammografie di controllo possono essere eseguite normalmente.
Risultati attesi
Il risultato si costruisce con una attenta pianificazione preoperatoria. I risultati si possono apprezzare precocemente. La qualità del risultato è molto elevata se si rimodella il seno nella medesima seduta, prima della RT. Dopo la RT lo stesso risultato è difficilmente ottenibile.
Il ritorno a casa
Il dolore post operatorio è limitato, non coinvolgendo il piano muscolare, e viene controllato adeguatamente nei primi 5 gg con i comuni antidolorifici. La prima settimana rappresenta l’unica vera convalescenza, senza mai interrompere i movimenti della vita quotidiana. Eviterei sollevamento di pesi superiori a 5 kg nelle prime 3 settimane. Sono solito consigliare un reggiseno modellante per i primi 50 giorni.
Possibili complicanze
Comuni complicanze quali sanguinamento, sieromi, ritardo di cicatrizzazione. Il fumo incide sulla cicatrizzazione in modo consistente.
Quanto costa la Quadrantectomia?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.8 Trattamento degli esiti di nodulectomia/quadrantectomia e Radioterapia (QUART)
Costi.
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.9 Se il risultato non piace o è cambiato nel tempo?
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Costi.
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.10 Ricostruzione dell’areola e del capezzolo (tatuaggio, innesti o lembi locali)
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Ricostruzione dell’areola o del capezzolo
Anestesia
Locale
Durata
20-50 minuti
Ospedalizzazione
Ambulatoriale
Riposo
5 gg
L’intervento
RICOSTRUZIONE DELL’ AREOLA
La ricostruzione dell’areola può essere non chirurgica, cioè con un tatuaggio del colore e dimensioni dell’areola controlaterale, oppure chirurgica prelevando un frammento circolare di cute inguinale (più scura) e innestandola nel seno. Nel caso l’areola controlaterale sia molto grande, è possibile ridurla e impiegare la parte in eccesso innestandola nel seno controlaterale.
RICOSTRUZIONE DEL CAPEZZOLO
La ricostruzione si esegue mediante una piccola incisione sulla pelle del seno volta a sollevarne una piccola porzione in modo da ricreare la proiezione del capezzolo.
In caso il capezzolo controlaterale sia prominente/ipertrofico può essere ridotto con incisioni all’apice o alla base che ne conservano la sensibilità, innestando la parte rimossa nel seno controlaterale, ricostruendo cosi il nuovo capezzolo. Possibile la ricostruzione di capezzoli di piccole dimensioni con sutura circolare “borsa di tabacco”, con fili non riassorbibili.
Falsi miti
- L’intervento e le sue cicatrici non interferiscono con i tumori al seno;
- Ecografie o mammografie di controllo possono essere eseguite normalmente.
Risultati attesi
I risultati si possono apprezzare precocemente.
Il ritorno a casa
Il dolore post operatorio è molto limitato.
Possibili complicanze
Il capezzolo generalmente perde in parte la proiezione nel primo mese. I tatuaggi di colore biologico possono tendere a schiarirsi nel tempo.
Quanto costa la ricostruzione del capezzolo?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorita’ e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso di desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico e’possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a: