Chirurgia ricostruttiva e
Chirurgia Plastica, Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia Estetica
Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia Estetica sono ambiti molto diversi ma nella pratica clinica si intersecano continuamente per cui cerco sempre di approcciare la parte Ricostruttiva con un occhio maggiormente estetico e la parte Estetica con un’attenzione maggiormente funzionale.
“Sono davvero convinto che la parte Ricostruttiva del mio lavoro mi aiuti ancor più a comprendere il senso della Bellezza e la Percezione del Sè.”
Consapevole di contribuire a facilitare il percorso di ognuno nell’amorevole accettazione di Sé.
Ho scelto di essere uno strumento utile nelle mani di ogni persona che abbia la necessità di intervenire sul proprio corpo per riportare equilibrio e serenità nella percezione di Sé e, di conseguenza, nella quotidiana relazione con chi lo circonda.
Essere un buon chirurgo “ ricostruttore” significa aver pronta la soluzione giusta senza avere troppo tempo per potersi preparare, significa essere pronti a risolvere le situazioni immediatamente anche quando sono difficili, significa avere una mente elastica e allenata…
Chirurgia ricostruttiva e tumore mammario
Il tumore mammario dal punto di vista di un chirurgoplastico:
Il chirurgo plastico è il rifinitore di un percorso che dà luce a tutti i professionisti che hanno lavorato pima di lui, per la vita della donna. L’oncologo, il radiologo, il radioterapista, ecc, poi il senologo, e infine il plastico che farà del suo meglio per far sentire quel seno nuovamente Tuo. Il chirurgo plastico interviene sempre in caso di ricostruzione del seno, o rimodellamento dopo quadrantectomie importanti. E soprattutto, sarà una figura che continuerà a seguirti nel tempo.
Interviene in combinazione con il senologo, il cui operato è fondamentale per il successivo buon esito della ricostruzione, e nel rispetto delle precedenti e future terapie sistemiche, in caso siano da fare.
Il professor Veronesi ci ha lasciato in eredità una forte attenzione alla persona. Il medico IEO lavora con questa missione, quindi l’attenzione è rivolta alla qualità della vita, che viene sempre e comunque prima di tutto. Infondo trattare il cancro, e vivere, ma vivere male, non ha più cosi tanto senso se ci pensiamo bene.
Per un plastico significa ricercare un risultato esteticamente accettabile per permettere alla donna una vita nel pieno delle proprie forze, trattandosi di una parte cosi intima e importante.
La bellezza di una ricostruzione avrà sempre come punto di partenza di lavoro del senologo. E’ dalla sua precisione e attenzione, dalla combinazione attenta con il lavoro del chirurgo plastico, che quest’ultimo potrà controllare il risultato puntando al meglio, con qualsiasi tecnica a sua disposizione.
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Ricostruzione dopo Mastectomia
1.1 Mastectomia e ricostruzione con sistema espansore- protesi; eventuale simmetrizzazione controlaterale (Ricostruzione in due tempi chirurgici)
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Dopo l’asportazione in toto della ghiandola (mastectomia), nei casi in cui la cute esterna non sia stata conservata completamente (per il coinvolgimento cutaneo della malattia, per il coinvolgimento dell’areola o per la cute molto sottile) o a causa del sottostante muscolo anelastico, in modo da rendere complicato, ma soprattutto esteticamente non accettabile, il posizionamento di una protesi direttamente, si procede con la ricostruzione del seno con espansore ( Primo Tempo Chirurgico).
L’espansore non è altro che un “palloncino” dotato di valvola, e si riempie con soluzione fisiologica. Durante questo intervento non si tratta in genere il seno controlaterale, che verrà simmetrizzato eventualmente durante il secondo intervento.
Seguiranno un ciclo di riempimenti dopo circa 1 mese dall’intervento, eventuali terapie se necessarie e un “Secondo Tempo Chirurgico” dopo almeno 6 mesi che prevederà la sostituzione dell’espansore con una protesi definitiva ed eventuale simmetrizzazione del seno controlaterale, per un miglior risultato estetico.
In attesa di mastectomia totale destra, biopsia linfonodo sentinella e posizionamento di espansore (foto 1). Espansore in sede, espansione terminata. In attesa di sostituzione espansore destro con protesi e additiva controlaterale (foto 2). Segue ricostruzione con protesi destra altezza media proiezione alta 375cc e additiva controlaterale con protesi tonda, proiezione media 225 cc. L’intervento è stato eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Nella prima foto, in attesa di mastectomia nipple sparing destra, linfonodo sentinella e posizionamento di espansore. Nella seconda foto, situazione a Espansione destra terminata. In attesa di sostituzione espansore destro con protesi e mastopessi con additiva controlaterale. Nelle foto finali, risultato a 15 gg. Protesi destra anatomica da 475cc e additiva sinistra con protesi tonda, 250cc. Intervento eseguito presso Istituto Europeo Oncologico – IEO Milano.
Primo tempo
Mastectomia e posizionamento espansore
Anestesia
Generale
Durata
100-140 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
Controlli
Secondo necessità post operatoria
Secondo tempo
sostituzione espansore con protesi, eventuale simmetrizzazione controlaterale.
Anestesia
Generale
Durata
100-140 minuti
Ospedalizzazione
Degenza ordinaria
Riposo
20 gg
Controlli
Secondo necessità post operatoria
Primo tempo Chirurgico - mastectomia e posizionamento espansore
La scelta dell’incisione della mastectomia (piccola incisione laterale, oppure intorno all’areola, o cicatrice verticale cioè dall’areola al solco sottomammario, oppure A “T” invertita) dipende dall’ eventuale coinvolgimento cutaneo della malattia, dalle dimensioni e dal grado di rilassamento del seno.
La mastectomia rimuove la componente ghiandolare e il tessuto adiposo contenuti al di sotto della cute. La ricostruzione si imposta in un piano più protetto, cioè al di sotto del muscolo grande pettorale, situato a sua volta al di sotto del seno asportato. Il muscolo grande pettorale viene sollevato in modo atraumatico in modo da creare uno spazio adeguato per il posizionamento dell’espansore. Lo spazio nel quale prima era contenuta la ghiandola viene invece avvicinato alla cute. Si impiegano diversi tipi di espansori, di diversa forma e volume. L’espansore può essere riempito parzialmente di soluzione fisiologica già in sala.
Un mese dopo il suo posizionamento, uno o più riempimenti a cadenza in genere mensile consentono di espandere l’espansore e il muscolo sovrastante ottenendo il volume del seno preesistente oppure il nuovo volume desiderato. Almeno 5 mesi dopo il posizionamento, si può programmarne la sostituzione.
Secondo tempo Chirurgico - sostituzione espansore con protesi, eventuale simmetrizzazione controlaterale
La sostituzione dell’espansore con la protesi si esegue generalmente riprendendo e togliendo, parte della stessa incisione di mastectomia.
Lo spazio viene preparato con incisioni al suo interno ( capsulotomia e capsulectomia ) volte ad aumentarne l’elasticità e la morbidezza.
Si impiegano diversi tipi di protesi, rotonde , ma generalmente anatomiche, di diverso volume e proiezione. La scelta della protesi più adeguata si baserà sul volume del seno asportato, sulle dimensioni del torace e sul seno controlaterale.
In caso vi sia indicazione, nello stesso intervento si tratta il seno controlaterale mediante mastoplastica riduttiva (se più grande di quello ricostruito), mastopessi (se più rilassato), additiva con protesi (se più piccolo) o correggendo talune asimmetria già presenti.
In sala, prima delle suture definitive, sono solito posizionare la paziente seduta valutando la simmetria del risultato già in corso d’opera, utilizzando le protesi di prova. Le suture si eseguono con punti interni riassorbibili, perciò non saranno da rimuovere.
Falsi miti
- Gli espansori e le protesi non hanno nessuna relazione con tumori al seno o qualsiasi altro tipo di tumore, anzi sono usati nella ricostruzione mammaria;
- Non interferiscono con ecografie e mammografie di routine;
- Le protesi non devono essere sostituite ogni 10 anni, ma si controllano nel tempo con l’ecografia;
- In caso di rottura della protesi ( diagnosticata con ecografia o risonanza magnetica), la forma del seno rimane inalterata, non ci sono rischi per la salute, ma la protesi va sostituita;
- Le protesi non scoppiano in aereo.
Risultati attesi
I risultati di una procedura eseguita in due tempi chirurgici sono ottimi.
Il ritorno a casa
Il dolore è controllato adeguatamente nella prima settimana con i comuni antidolorifici e antinfiammatori.
Possibili complicanze
L’espansore può essere talvolta scarsamente tollerato.
L’indurimento, tecnicamente definito “contrattura capsulare”, specifico per le protesi, è più frequente dopo Radioterapia. Precoci massaggi del seno con protesi dopo i primi 25 giorni sono consigliabili.
Quanto costa la chirurgia ricostruttiva?
La Chirurgia Ricostruttiva è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e l’Istituto Europeo Oncologico IEO di Milano con cui collaboro è specializzato da sempre nella Ricostruzione Mammaria utilizzando le diverse tecniche a disposizione. In relazione all’urgenza del trattamento da eseguire viene assegnata una priorità e sarà l’istituto a decidere tempi e modi dell’intervento.
Nel caso si desideri procedere in forma privata, dopo il consulto specialistico è possibile formulare un preventivo personalizzato.
Nel prezzo sono comprese le spese relative a:
1.2 Mastectomia e ricostruzione con protesi diretta; eventuale simmetrizzazione controlaterale (Ricostruzione in un unico tempo chirurgico)
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